MotoGP, l’analisi dopo il GP di Aragon. Il flop di Quartararo riapre il Mondiale. E Dovizioso è ancora in corsa.
ALCANIZ (SPAGNA) – MotoGP, l’analisi dopo il GP di Aragon. La prima delle due gare sul circuito iberico ha confermato l’assenza di un padrone in questo Mondiale. L’infortunio di Marquez ha rimescolato le carte e, a quattro gare dal termine della stagione, sono diversi i piloti che possono ambire al titolo.
Un finale di annata molto divertente. Il secondo appuntamento di Aragon (in attesa di Portimao e delle due gare a Valencia) potrebbe dare indicazioni ben precise. Forse non per chi vincerà il Mondiale ma per chi non potrà arrivare al titolo.
Suzuki da titolo, Dovizioso limita i danni
Aragon era il primo match ball per Fabio Quartararo. Un successo poteva consentire al francese di fare lo scatto giusto per ipotecare il titolo. Gara no per il transalpino e il Mondiale resta aperto.
Una corsa a quattro per il titolo. Ad oggi il favorito numero uno sembra essere proprio Joan Mir. La Suzuki ha dimostrato di essere una squadra compatta e, per questo, lo spagnolo è il candidato principale per il Mondiale. Anche per lui, però, il margine di errore è zero visto che da dietro Quartararo e Vinales sono molto vicini. In corsa anche Andrea Dovizioso. Per il forlivese serve obbligatoriamente il cambio di passo per avvicinare il titolo.
Alex Marquez in ripresa
Il finale di stagione, inoltre, sta mostrando un Alex Marquez in netta ripresa. Sono due i podi consecutivi per il fratello di Marc. Prestazioni che potrebbero far pentire la Honda ufficiale di aver scelto Espargaro al suo posto.
Per lo spagnolo quattro gare da protagonista prima di iniziare la nuova avventura con il team di Lucio Cecchinello. E nel prossimo GP di Aragon potrebbe arrivare la prima vittoria tra i ‘grandi”.